Breve storia di Terzigno
Identificazione del territorio cittadino
DENOMINAZIONI E GEOGRAFIA
Avini 1, S. Antonio, Campitelli Vecchio, Monaci, Pagliarone, Campitelli Nuovo, Caprai, Boccia al Mauro, Mauro, Mauro Vecchio, Taverna al Mauro, Caposicchi, Borgonuovo, Croce del Carmine, Cuparella, Giordani, Passanti, Principessa Margherita, Miranda, Camaldoli, Portone a Secca, Ranieri, S. Teresa, Ugliani sono le denominazioni dei principali rioni (oltre a tutta una denominazione popolare di località come: ‘e Furchi, ‘e Pullieri, ‘e Mociuni, ‘e Sisandoli, Santa Prizet’, ‘e Carpiti, ‘e Pizzoli, ‘e Pern’, ‘e Rosi, ‘e Vvasche, ‘e Ccasenove, int’ ‘e Bbarinat’, ‘a Rocevia, ‘o Varo ‘e Passauài, ‘a Pescinella, ‘e Rosi, ‘e Perni, abbàscio ‘e Belli, abbàscio ‘a Jàtta 2, ‘e Lupi, ‘e Llògge, ‘o Cafurchio, ‘a Lavarella, ‘e Quadrani, ‘o Canalone, ‘e Mangemelell’, ‘e Paglicuni, ‘e Scocozz’, ‘e Crapar’, ‘a Riserva, e tante altre) che, insieme al centro storico, compongono
TERZIGNO
Comune della Provincia di Napoli e della Regione Campania, con una popolazione di 16.700 abitanti (dati 2002) e una superficie di 23.51 chilometri quadrati; altitudine media 100 metri (da 50 a 700) sul livello del mare (da cui dista circa 10 km). Confina ad Ovest con il Vesuvio ed il Comune di Ottaviano con cui confina anche a Nord-Ovest; a Sud-Est con il Comune di Boscoreale; a Sud con la località Fornillo del Comune di Poggiomarino; ed, infine, a Nord con Casilli, a Nord-Ovest con S. Maria La Scala e Zabatta, località del Comune di San Giuseppe Vesuviano.
1. Unica indicazione dell’attuale Terzigno che figura sulle antiche carte geografiche rappresentate sulle pareti dei Musei Vaticani.
2. Masseria la Gatta di 143 moggia, di proprietà dei Medici, ai quali fruttava 1000 ducati annui per i canoni versati da molti enfiteuti come Donato Boccia detto Scocozza, Marsilio Guastaferro, gli Auricchio, i Massa, i D’Avino.
QUADRO AMMINISTRATIVO E SITO
Si estende sulle falde meridionali del Vesuvio, è circondato dalla parte montuosa da boschi (circa 265 ettari) e dalle altre parti da vigneti, frutteti e noccioleti. L’abitato si estende nella quasi totalità in pianura e collina, nella parte più occidentale del territorio comunale.
Inserito nella giurisdizione di Nola, anche per l’Ufficio del Registro e le Imposte Dirette; politicamente fa parte dei Collegi Elettorali: Provinciale di Boscotrecase, per la Camera dei Deputati di Palma Campania e Senatoriale di Nola.
La locale caserma dei carabinieri dipende dalla Tenenza di Torre Annunziata, la Guardia di Finanza e il Commissariato di Pubblica Sicurezza competenti sono quelli di S. Giuseppe Vesuviano. Il Distretto Militare è quello di Napoli.
Fa parte del Parco Nazionale del Vesuvio
COMUNICAZIONI
Il territorio è attraversato da Nord a Sud dalla:
” Borbonica e rettilinea (Nazionale oggi L. Da Vinci e A. Volta) Strada Statale (SS 268 del Vesuvio) – negli anni ’90 è stata riprodotta in variante più a valle – che da Napoli attraversa tutti i paesi vesuviani;
” Provinciale (SP 361 Zabatta)Ottaviano/Boscoreale (Panoramica) nella parte più a monte, realizzata nella seconda metà degli anni Sessanta su un antico tracciato, ridotto da tempo per le eruzioni a mero sentiero;
” Ferrovia della Stato (Trenitalia) – linea Cancello /Torre Annunziata 3;
” Ferrovia secondaria Circumvesuviana – linea (che dopo la stazione di Terzigno piega verso Est) Napoli/Ottaviano/Sarno 4.
Infine, in direzione est, ai primi del Novecento, per agevolare la fuga in caso di minacce del Vesuvio, fu realizzata la Strada Terzigno /Poggiomarino (Via Verdi).
3. Inaugurata il 2 giugno 1884 con la partecipazione del re Umberto I°, ed elettrificata negli anni Quaranta , la linea fu progettata nel 1880 per superare il Vesuvio e arrivare in penisola sorrentina, venne completata il 1° maggio del 1885 (lunghezza 31 km a scartamento ordinario e pendenza massima 16 per mille, 5 stazioni e 3 fermate; trazione a vapore, poi elettrica e infine a diesel).
Finalmente Marigliano, Spartimento di Scisciano, Reviglione di Somma Ves., Ottaviano, San Giuseppe Ves., Terzigno, Boccia al Mauro, Boscoreale, tra le capolinea Cancello e Torre Annunziata (dalle quali si poteva arrivare a Napoli, Avellino, Salerno e Cassino) avevano un collegamento ferroviario.
La linea, oscurata nella prima metà del Novecento dalla concorrenza della Circumvesuviana, riprese vigore dopo la seconda guerra mondiale, dalla quale era uscita quasi indenne, con collegamenti diretti con Caserta (commercio ortofrutticoli, soprattutto patate) verso Nord e con Castellammare e Gragnano verso Sud (pendolari arte bianca e cantieri navali), tali collegamenti diretti furono aboliti negli anni Settanta con la crisi dell’industria costiera e con il terremoto del 1980; inizia una lenta agonia che si aggrava negli anni Novanta con la riduzione del personale le stazioni furono ridotte a mere fermate; nel 1999 circolavano solo 4 coppie di treni, supportati da corse automobilistiche, e dal 12 dicembre 2005 il servizio ferroviario è stato sospeso.
4. Inaugurata il 20 novembre 1887 nel tronco Napoli/S. Giuseppe Vesuviano, completata nel 1904 fino a Sarno.